IL LEONE DI LISSA
QUARTA SERATA DA NON PERDERE!!
Continuano le nostre serate dedicate alla “Storia Sotto il Mare”…
Alessandro Marzo Magno, ha scritto una quindicina di libri, prima con la casa editrice il Saggiatore, poi con Garzanti. Finalista del premio Bancarella cucina, finendo secondo dietro a Joe Bastianich.
Nato e cresciuto a Venezia, laureato in storia veneta all’università di Venezia, e questo gli ha insegnato ad amare il bello, a cercare le radici, a indagare nel passato. Ha vissuto a Vicenza e a Vienna, vive e lavora tra Milano e Trieste; ha imparato a essere aperto sul mondo, a capire la frontiera, e quanto la convivenza sia difficile e precaria. Ha conosciuto, da giornalista, la guerra nei Balcani e ha capito che il nazionalismo è la peggior peste che abbia afflitto l’Europa dalla seconda metà dell’Ottocento ai nostri giorni.
In questa serata si prenderà spunto partendo da uno dei suoi libri “Il Leone di Lissa. Viaggio in Dalmazia” ponendo particolare attenzione ai relitti che giacciono al largo dell’isola. Davanti a Lissa infatti, si svolse la storia di una sconfitta che viene vissuta ancor oggi dalla Marina Italiana come una tragedia, come un’onta impossibile da cancellare: la battaglia di Lissa, svoltasi nel Mare Adriatico il 20 luglio 1866, nelle ultime battute della terza guerra d’indipendenza vide l’inaspettato tracollo della flotta tricolore di fronte a quella asburgica. In particolare, in questa devastante battaglia andarono perse due navi, con i loro capitani e gran parte degli equipaggi: la cannoniera PALESTRO (comandata da Alfredo Cappellini), sotto il fuoco delle granate avversarie, e, speronata dall’ammiraglia austriaca Erzherzog Ferdinand Max, la fregata corazzata RE D’ITALIA (agli ordini di Emilio Faà di Bruno), orgoglio di una marina che era stata faticosamente costituita intorno al nucleo delle due flotte dei precedenti regni di Sardegna e di Napoli.
Nelle acque che bagnano Lissa e dintorni sono stati ritrovati inoltre una trentina di velivoli, in gran parte bombardieri e caccia del secondo conflitto mondiale. Nulla di strano considerato che nel 1944 Lissa ospitava un aeroporto di emergenza per gli aerei alleati ed era dotato di una sola pista. L’ultimo rinvenimento, grazie ad un sub fiumano, è datato 2009.
Insomma il nostro mare racchiude una storia…la nostra storia, che piano piano affiora per insegnarci sempre qualcosa. Un tesoro, a volte nascosto, che avvolto nel mistero ci spinge ad indagare e a prendere coscienza di eventi e tragedie che accomunano uomini e popoli di oggi come di allora.
IL LEONE DI LISSA di Alessandro Marzo Magno